Predittori di peggioramento clinico nella arteriopatia cerebrale autosomica dominante con infarti sottocorticali e leucoencefalopatia
Uno studio ha identificato i predittori demografici, clinici, e di risonanza magnetica di ictus incidente, demenza incidente, deterioramento clinico e morte nei pazienti con arteriopatia cerebrale autosomica dominante con infarti sottocorticali e leucoencefalopatia geneticamente provata.
Sono stati valutati al basale 290 soggetti ( età media: 50.6 anni ) e sono stati seguiti per 36 mesi.
Sono stati registrati gli eventi clinici incidenti e i punteggi clinici utilizzati hanno incluso Mini Mental State Examination, Mattis Dementia Rating Scale, scala Rankin modificata, e indice di Barthel.
Il numero di lacune e microemorragie, il volume di iperintensità della materia bianca e la frazione parenchimale cerebrale sono stati valutati sulla base della risonanza magnetica.
L’ictus incidente si è verificato in 55 dei 278 pazienti ( 19.8% ).
Disabilità moderata o grave si è sviluppata in 19 dei 210 individui non-disabili ( 9% ), demenza incidente in 49 su 231 soggetti non-dementi ( 20% ) e il 4.8% dei pazienti è morto.
Il fumo attivo, il numero di lacune e la frazione parenchimale cerebrale hanno predetto in modo indipendente l’ictus incidente durante il follow-up.
I disturbi della deambulazione, la demenza e la frazione parenchimale cerebrale hanno previsto la progressione verso la disabilità moderata o grave.
Il fumo attivo, la disabilità, e la frazione parenchimale cerebrale hanno previsto demenza incidente.
L’età era l'unico predittore significativo di mortalità.
In conclusione, la valutazione clinica e la risonanza magnetica del cervello sono di aiuto nel predire gli eventi clinici incidenti e il deterioramento clinico nella arteriopatia cerebrale autosomica dominante con infarti sottocorticali e leucoencefalopatia.
Esiste una relazione bidirezionale tra demenza e disabilità moderata o grave per ciascuna nel predire l'insorgenza dell’altra.
Il fumo attivo è un fattore di rischio modificabile associato a progressione clinica nei portatori della mutazione Notch3. ( Xagena2016 )
Chabriat H et al, Stroke 2016; 47: 4-11
Neuro2016
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